Con il progetto MINDtheGEPs: Modifying Institutions by Developing Gender Equality Plans (Modificare le Istituzioni Sviluppando Piani di Uguaglianza di Genere) il CIRSDe dell’Università di Torino ha vinto un Horizon 2020 – il programma quadro per la ricerca e l’innovazione dell’Unione Europea – sulle pari opportunità. Il progetto, sotto la direzione scientifica della Prof.ssa Cristina Solera (sociologa del Dipartimento Culture Politica e Società e componente del CIRSDe), ha ottenuto un finanziamento di circa 3 milioni di euro e ha un ampio respiro europeo.  UniTo guida, infatti, un consorzio internazionale che coinvolge Italia, Spagna, Irlanda, Polonia, Serbia, Svezia e Olanda ed è composto da università, centri di ricerca e una casa editrice. Lo scopo comune è quello di realizzare dei piani di uguaglianza di genere negli enti di ricerca: rimuovere le barriere nell’assunzione e nella progressione di carriera delle ricercatrici; contrastare la disuguaglianza di genere negli organi di governo e nelle commissioni di valutazione; integrare la dimensione di genere nella ricerca. Un team multidisciplinare e un Advisory Board formato da rilevanti autorità politiche nazionali oltre che da studiose/i di fama internazionale, contribuisce a un cambiamento significativo negli enti coinvolti nel progetto e nella società più in generale.

Il Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere (CIRSDe) è nato nel 1991, grazie all’iniziativa di un gruppo di docenti e ricercatrici dell’Università di Torino, come struttura di riferimento per iniziative di ricerca, di didattica avanzata e sperimentale, di formazione e di incontro culturale tra le studiose e gli studiosi che, nella ricerca scientifica e nel lavoro didattico, hanno adottato la differenza di genere come questione e come punto di vista. Dal giugno 2002 è divenuto Centro di interesse d’Ateneo. Questo status istituzionale ha consentito un più chiaro radicamento del CIRSDe nell’organizzazione dell’Ateneo, non solo sul piano economico, ma anche su quello della visibilità istituzionale del Centro all’interno dell’Ateneo, rendendolo progressivamente il punto di riferimento per tutte le questioni che riguardano la prospettiva di genere nella ricerca e nella didattica. 

L’Università di Torino, pochi giorni fa, ha presentato le 10 nuove linee guida sull’equilibrio di genere nei convegni e negli eventi di divulgazione scientifica, per promuovere pari opportunità anche nell’ambito delle proprie attività formative, quali conferenze, seminari, webinar, eventi scientifici.

Le 10 linee guida di Unito sonoEquilibrio di genere tra i relatori/trici, si invitano relatori e relatrici in modo tale che, auspicabilmente, almeno 1/3 appartenga al genere meno rappresentato; Ruolo sostanziale del genere meno rappresentato, si auspica che il genere meno rappresentato non sia coinvolto solo in saluti, coordinamento, discussione o organizzazione; Dichiarata strategia di equilibrio tra i generi esplicitata nella fase di pubblicizzazione dell’evento; Promozione di un ambiente inclusivo che non ostacoli la partecipazione di un genere rispetto all’altro; Attenzione al linguaggio di genere nella preparazione delle locandine e delle brochure degli eventi; Promozione dell’uso non discriminatorio del linguaggioStereotipi di genere, da sottolineare in modo critico se proposti nel corso degli interventi; Valutazione sulla concessione del patrocinio in caso di non equilibrio fra i generi da parte di Dipartimenti, Scuole (anche di dottorato) e Corsi di laurea nel caso di eventi privi di adeguato equilibrio fra i generi; Eventuale non partecipazione in caso di non equilibrio fra i generi da parte del personale docente, che potrà motivare il proprio rifiuto anche in base a queste linee guida; Promozione della conciliazione con la vita familiare organizzando l’evento in luoghi e orari che non ostacolino la partecipazione.

Queste linee costituiscono un aspetto di un’azione complessiva di UniTo volta a rimuovere gli ostacoli che si trovano tuttora sul cammino delle donne e che ne rallentano ancora l’ascesa ai vertici dell’Accademia italiana, come dimostrano i dati CINECA 2020 che registrano un numero di donne PO (professore ordinario) significativamente più ridotto di quello degli uomini PO: 25,5% contro 74,5%. Le 10 linee guida contribuiranno a infrangere il cosiddetto soffitto di cristallo che ancora troppo spesso si frappone fra le donne e gli uomini nel raggiungimento delle posizioni apicali.

Peculiarità delle linee guida di UniTo è che, diversamente da altre, sono declinate in modo del tutto neutro, così da assicurare l’equilibrio a favore del genere meno rappresentato e non tout court di quello femminile. 

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