Fonte: Fondazione LINKS, www.linksfoundation.com

Il fenomeno dell’abbandono delle attività sportive colpisce, in particolare, i giovani adolescenti. Tuttavia, si riscontrano specifiche differenze di genere, rivelando una maggiore esposizione all’abbandono tra le ragazze.
Lo studio qui riportato ha il fine di indagare le differenze di genere e le criticità che possono scatenare un possibile abbandono dell’attività fisica e sportiva prendendo in considerazione diversi fattori tra i quali:
(i) le relazioni conflittuali tra i giovani (la presa in giro);
(ii) il ruolo dell’auto-oggettivazione;
(iii) le preoccupazioni per il proprio corpo.
Queste tre componenti sono state interpretate nel quadro della Teoria dell’Oggettivazione, che riguarda l’esperienza ripetuta di essere ritenuti e trattati come un oggetto. Questa situazione comporta anche una funzione socializzante, che include l’interiorizzazione di questo principio manifestato attraverso il monitoraggio abituale del proprio aspetto esteriore, provocando importanti disagi tra le/i giovani.
Lo studio ha coinvolto 714 adolescenti (332 ragazze, 382 ragazzi), di età compresa tra 12 e 16 anni, che sono stati sottoposti ad un questionario strutturato su diverse domande, alcune comprendenti altezza e peso al fine di ricavare una stima degli indici di massa corporea (BMI), altre con riferimento alle tre componenti di cui sopra.
Durante lo svolgimento delle attività fisiche/motorie, i due gruppi hanno riportato differenze statisticamente significative: innanzitutto le ragazze mostrano maggiori esperienze conflittuali (media=8,28) rispetto ai ragazzi (media = 7,24). Inoltre, se da una parte le ragazze hanno riferito di sentirsi maggiormente fissate mentre facevano sport (media =2,46) rispetto ai ragazzi (media= 2,04), dall’altra parte sempre le ragazze hanno riferito di essere state maggiormente derise a causa del loro aspetto (media = 1,96) rispetto ai ragazzi (media=1,76). Infine, sono state osservate moderate correlazioni tra le esperienze conflittuali e l’immagine corporea di sé, e diversi test di verifica hanno confermato che la relazione tra esperienze conflittuali come la presa in giro e l’ansia di apparenza era significativamente più per forte tra le ragazze (0,55) rispetto ai ragazzi (0,40).
In conclusione, le differenze di genere sembrano pesare anche durante lo svolgimento dell’attività fisica e motoria, in quanto le ragazze riportano complessivamente maggiori discriminazioni che possono essere associate a un maggiore tasso di abbandono delle attività sportive.
A. Slater, M. Tiggemann (2011). Gender differences in adolescent sport participation, teasing, self-objectification and body image concerns. Journal of Adolescence, (34), 455–463. doi: https://doi.org/10.1016/j.adolescence.2010.06.007